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Chi vive a Torino non rinuncia all'aperitivo nemmeno nei giorni di Natale: tradizione e rito mondano di oggi, si fondono nell.ora più intrigante del giorno, e se fuori nevica, fa freddo e le luci festive illuminano la città, allora le emozioni si fanno più intime e intense. Così i protagonisti di questi racconti, fra la Torino ottocentesca e il mondo disincantato di oggi, si trovano al caffè per parlare con gli amici, per vivere rovelli d'amore, per confrontarsi con i propri problemi esistenziali in compagnia di un bicchiere; sorseggiando bevande mescolate con ingredienti piemontesi o evocative di tropici lontani, o ancora frutto esclusivo della fantasia dell'autore, ci svelano momenti di vita indimenticabili, in una dimensione sospesa, a volte surreale, magica, o fiabesca. Sono le eleganti geometrie della città, il grande fiume immerso nella nebbia ma anche una periferia che si sa riscattare dalla desolazione, a fare da sfondo alla narrazione. Come in un cocktail ben riuscito, si mescolano, in questo libro, ingredienti preziosi che esaltano il valore della convivialità e tributano a Torino il ruolo di musa ispiratrice, discreta, capace di sorrisi lievi, tragica o festosa, lontana sempre dalla banalità.
